C’era una volta…
Qualche tempo fa ho avuto modo di conoscere Anna Lisa Giardina (in arte Garden Forough), la sua bell’estrosità e la sua arte, che ho apprezzato molto.
Anna Lisa è un’attrice ed un’artista versatile che crede profondamente nella contaminazione delle arti e nella sua universalità; questo suo “credo” mi ha da subito affascinata.
È di origini siciliane; probabilmente sarà stato anche il buon profumo del sud, con le sue bellezze e i suoi contrasti, a regalarle un animo da esploratrice e da amante dell’arte nelle sue diverse forme d’espressione.
A proposito, ho voglia di condividere con voi una sua opera di video-arte: un viaggio tra parole del passato e modi d’esprimersi del presente.
Once upon a time è un video carico di genuinità e sentimento, di colore e movimento.
Anna Lisa, tramite suoni ed immagini, ha reso vivi i versi del poeta nigeriano Gabriel Okara.
La poesia si configura come lettera di un padre a un figlio. Un padre che rimpiange un passato da fanciullo in cui «era solito ridere con il cuore», quando i sentimenti veri e le facce sincere valevano di più. Un passato che si contrappone a un presente da adulto in cui «si ride soltanto con i denti e si stringono mani senza mettervi il cuore» e in cui hanno valore più le apparenze che l’animo sensibile, sentito ormai fuori moda. La lettera si conclude col padre che chiede al figlio di aiutarlo a «reimparare a ridere», a ricordargli e insegnargli i suoi modi da fanciullo, da persona che ama, soffre, vive sinceramente, senza maschere.
Parole “vecchie” che suonano molto attuali: io ci ho trovato dentro la spensieratezza del fanciullo, le contraddizioni dell’adulto, la nostalgia verso un modo di vedere e sentire puro che inizia a sfumare un po’ al primo contatto con la frenesia del mondo adulto. Quanto sia faticoso entrare a far parte del “mondo dei grandi” lo sa bene chi ha poco più di 20 anni e soprattutto chi è stato “scaraventato” lì dentro senza tanti suggerimenti. È un passaggio complicato, un viaggio importante; come complicato e importante è capirne le dinamiche, ricucire le fratture che l’età minore necessariamente crea, riuscire ad indossare abiti più “rigidi” ma che troppo spesso confondono. Sembra più facile adattarsi e/o “Far finta di essere sani” (per dirla alla Gaber), quando “sani” non lo si è affatto. E per sano intendo autentico, vero, vivo.
Ma ci sono molti modi buoni per sentirsi “sani”. L’Arte, a parer mio, è uno dei modi migliori e salutari, quando è sincera e non “arte-fatta”.
Su questo tema molti artisti e pensatori hanno riflettuto e riflettono ancora.
Anna Lisa ha lavorato da sola a questo progetto: ha creato il movimento con la successione d’immagini fisse composte da elementi virtuali, reali, naturali, riciclati o creati a mano. Ha utilizzato la sua voce e ha fotografato più e più volte se stessa adoperando la tecnica stop motion e un po’ d’ironia. Ci ha messo il suo viso e soprattutto il cuore, e lo si può chiaramente percepire guardandolo e ascoltandolo.
Il titolo C’era una volta indica un’alternativa al momento che si sta vivendo. Richiama soprattutto un territorio fiabesco senza tempo e senza confini. Come senza tempo e senza confine geografico è il video che Anna Lisa ha saputo creare, recitando in italiano e sottotitolando in inglese un’emozionante poesia in africano.
L’idea nasce dalla sua passione letteraria e dal suo desiderio di diffondere le parole semplici e attuali del poeta africano. «E’ un invito a vivere in maniera più spontanea», dichiara Anna Lisa, «è un inno al coraggio di vedere oltre la facciata, di entrare e lasciarsi sorprendere dal nostro vero io».
La musiche che accompagnano il video sono davvero ben abbinate, evocative, capaci di far rivivere sentimenti e sensazioni del passato.
Anna Lisa parla di tutti a tutti, con una lingua universale: quella dell’anima.
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- Vi invito ad esplorare il blog di Anna Lisa, per conoscerla ed ammirare altre sue opere d’arte davvero molto interessanti → http://www.gardenforough.blogspot.it/
- Questo mio scritto è stata pubblicato, in parte, sulla rivista online Nucleo-Artzine (ex- Pensieri di cartapesta)
Claudia Pezzimenti
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