Best Seller di Richard Bach del 1970

“ Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già’,
allora imparerai come si vola”

Oggi mi piacerebbe condividere con voi l’emozione che ho provato qualche anno fa quando lessi per la prima volta questo libro entusiasmante, regalatomi da mio padre. Al tempo ero ancora troppo piccola per coglierne in pieno il senso profondo, ma ne rimasi allo stesso modo attratta. Dopo averlo lasciato per alcuni anni sulla mia libreria, un giorno lo vidi e decisi di rileggerlo di nuovo. Con un diversa maturità riuscì a comprendere ciò che mio padre voleva dirmi regalandomi quel libro ed ora vorrei condividere con voi ciò che suscita in me la storia di questo semplice gabbiano.

Jonathan Livingston è essenzialmente una fiaba a contenuto morale e spirituale. La metafora principale del libro, che consiste nel percorso di auto-perfezionamento del gabbiano che impara a volare/vivere attraverso l’abnegazione e il sacrificio, è stata letta da diverse generazioni secondo una moltitudine prospettive ideologiche, dal cattolicesimo al pensiero positivo, all’anarchismo cristiano e alla New Age.  L’autore Richard Bach, il quale prima di dedicarsi alla narrativa fu pilota per l’U.S. Air Force, scrittore di manuali tecnici e anche pilota acrobatico, disse che la storia era ispirata da un pilota acrobatico di nome John H. “Johnny” Livingston, vissuto a cavallo fra gli anni ’20 e ’30.

La storia è quella di un semplice gabbiano che , a differenza dei suoi simili, non si limita a volare per procurarsi del cibo, ma spinge il suo corpo fino ai limiti del possibile per perfezionare il suo volo e imparare ogni giorno di più. Perché in fondo cos’è la vita se non un lungo viaggio che ci porta ogni nuovo giorno ad imparare e scoprire cose nuove? che senso avrebbe vivere una vita vuota, ogni giorno uguale al precedente, ogni giorno svegliarsi per sopravvivere senza spingersi oltre i propri limiti per ottenere qualcosa in più?

 

“Spezzate i vostri limiti, fate saltare le barriere, muovete la vostra volontà, pretendete la libertà come diritto, siate quello che volete essere. Scoprite quello che amereste fare e fate il possibile per raggiungerlo. ” (Richard Bach) 

 

Questo non è solo un semplice libro, e non si tratta di un semplice gabbiano, Jonathan è il simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore e alla propria natura quando sa di essere nel giusto nonostante i pregiudizi degli altri. Abbandona il suo gruppo, dal quale viene emarginato perché definito “strano”, ma non si abbatte. Trova altri gabbiani che condividono le sue passioni e una volta che ha trovato se stesso e ha imparato ciò che desiderava ritorna a casa perché in fondo che senso ha questo apprendimento se non può essere condiviso, se non può essere trasmesso ad altri gabbiani che forse, proprio come lui, sono emarginati e cercano risposte?

 

 

“Egli imparò a volare,
e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare.
Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia
a rendere così breve la vita di un gabbiano.

 

Ad accompagnare quest’opera così perfetta, nel libro troverete delle foto meravigliose del fotografo statunitense Russel Munson., specializzato in foto d’aviazione.

Voglio concludere con una frase scritta sul retro del libro ” Jonathan è quel vivido piccolo fuoco che arde in tutti noi, che vive solo per quei momenti in cui raggiungiamo la perfezione”. Vi invito a leggere questo meraviglioso piccolo libricino che, sono sicura, cambierà qualcosa dentro ognuno di voi.

 

 

 

“A mia figlia Sarah,

questo libro mi ha fatto conoscere la libertà del mio volo,

possa a te indicarti il nido in cui volare e

scoprire la Tua Libertà!” Papà.

 

 

 

             Buona lettura a tutti!

 

 

 

 

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Sarah Oliviero

Laureata in Scienze Psicologiche della Comunicazione e del Marketing. Attualmente iscritta alla Magistrale di Comunicazione e Marketing per la Comunicazione d'Impresa presso la facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza. Lavoro presso l'azienda di famiglia come responsabile del negozio e mi occupo dell'organizzazione di eventi e feste private. Amo vivere e sognare, amo superare sempre i miei limiti e sentirmi realizzata in tutti gli ambiti della mia vita!

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